Ecco brevi appunti dal bellissimo viaggio di quest’estate durante il quale io e la mia famiglia abbiamo visitato la Baviera, Praga, Cracovia e siamo stati in pellegrinaggio a Czestochowa.
Che spettacolo, che miracolo la vista di così tanti pellegrini che, allegri e festosi, si recavano dalla Madonna nera a Czestochowa, cantando e coinvolgendo quelli che incontravano con la loro letizia! La letizia è contagiosa.
Giungiamo al santuario, entriamo, ma il numero dei pellegrini è tale che non riusciamo a vedere la Madonna nera. Aspettiamo un paio di ore, il tempo necessario perché il santuario si svuoti momentaneamente. Finalmente possiamo avvicinarci (ma non troppo) e riusciamo a vedere l’icona di tradizione medioevale bizantina della Madonna col Bambino.
Nel primo pomeriggio ci dirigiamo verso Cracovia, dove alloggiamo. Alla prima area di sosta dell’autostrada ci fermiamo. Io scendo dall’auto con Beatrice, la figlia maggiore di otto anni. Sopraggiungono una decina di mezzi blindati della polizia e, poco dopo, due pullman di hooligans polacchi, da cui scendono un centinaio di tifosi, tutti o vestiti di nero o a petto nudo, già ubriachi e con un atteggiamento violento, come di chi dovesse distruggere qualcosa o picchiare qualcuno. Nell’area di sosta, nello spazio di pochi secondi, si diffonde un’atmosfera di panico. Io e mia figlia rapidamente saliamo sull’automobile e ripartiamo. Mia figlia non sa chi siano gli hooligans. Per questo mi chiede chi siano quei giovani. La nostra mente subito corre all’immagine festosa delle migliaia di giovani che erano lì a pochi chilometri a Czestocowa. Uno spettacolo bellissimo! Un vero miracolo, possibile perché tutte quelle persone rivolgevano il loro sguardo a qualcosa di più grande, altrimenti nella massa la persona, il più delle volte, diventa animalesca, perde la propria coscienza e il buon senso. Soltanto una presenza più grande a cui tutti guardano può far sì che tanti individui formino un popolo in cammino, lieto ed entusiasta. L’unità delle persone è un grandissimo miracolo, di cui troppo spesso non ci accorgiamo.