TREZZO.

GIGANTI DELLA LETTERATURA

Mercoledì 22 marzo. LEOPARDI

Mercoledì 29 marzo. PIRANDELLO

Nel primo mese di scuola della quinta superiore la maggior parte degli studenti in Italia studia uno dei massimi poeti di sempre: Giacomo Leopardi.

Quando si presenta la figura di Leopardi nelle classi, bisogna fin da subito sfrondare i pregiudizi a cui i ragazzi sembrano essere affezionati quando si parla dello scrittore, pregiudizi preconfezionati da tanta letteratura, da tanti «intellettuali che sanno», da molti professori che si accontentano del giudizio altrui su un autore, senza cercare di incontrarlo con il proprio cuore, come si incontra qualcuno che si aspetta da gran tempo.

Ecco allora che dopo alcune lezioni incentrate sulla natura della domanda di felicità espressa in maniera geniale dal poeta, i ragazzi iniziano  a riscontrare una corrispondenza tra il desiderio espresso nelle pagine del Recanatese e il proprio cuore e ad avvertire una dissonanza tra quanto hanno sentito o letto e la parola che più incombe in maniera immeritata su tutta la produzione leopardiana: la parola pessimismo.