Tra i banchi di scuola. Un’avventura sempre nuova (Edizioni Ares – Tempi) è il nuovo libro di Giovanni Fighera. L’autore incontrerà i lettori al Meeting di Rimini oggi, mercoledì 27 agosto e domani 28 agosto alle ore 17.00 presso la Libreria del Meeting (Padiglione A3). Riportiamo in anteprima il IV capitolo del libro.
COSA AVETE IMPARATO DI BELLO OGGI?
Qualche tempo fa sono stato contattato dalla mamma di un mio allievo, preoccupata per l’impassibilità del ragazzo davanti a una grave insufficienza in latino, materia per lui ostica e di scarso valore nella vita di tutti i giorni. Vedo la donna concentrata sul cinismo del figlio verso la materia. Allora, le espongo la mia preoccupazione che non riguarda il voto in sé. Il ragazzo pochi giorni prima, commentando la gita scolastica in una bella città, mi aveva stupito in quanto giudicava l’esperienza inutile. L’etica dell’utile ha ormai coinvolto tutti gli ambienti e tutti gli atteggiamenti creando uno scetticismo di fondo, un’incapacità a vivere bene e pienamente le esperienze. La madre, sola nel grande compito dell’educazione dei figli, non aveva mai pensato e prestato attenzione a questo fatto. Nel contempo, ora si sentiva in colpa e responsabile, perché lei spesso a cena aveva parlato della vita in maniera disillusa.
Quest’episodio è molto significativo. In primis ci dice che spesso noi genitori siamo interessati più all’andamento scolastico dei nostri figli che alla loro vita e al loro vero bene. Riduciamo le nostre domande alla fatidica richiesta: «Come è andata la scuola?». Il ragazzo non può che trincerarsi dietro una risposta monosillabica che chiude ogni comunicazione. Se a mia figlia, che ha otto anni, io chiedo se abbia imparato qualcosa di interessante e di bello, lei è più propensa a parlare. A tavola, a cena, ognuno di noi racconta che cosa gli è capitato di interessante durante la giornata. Mi sembra un modo per aprirsi di fronte all’avventura della vita.