altL’ambizioso piano di riforma presentato ieri dal governo nel corposo documento «La buona scuola» sistema gli insegnanti ma dimentica completamente il primo soggetto educativo: la famiglia. In 136 pagine non un solo accenno alla libertà di scelta della scuola né al ruolo delle paritarie. A trionfare è ancora l’approccio statalista. Il piano è positivo nell’individuare alcuni nodi cruciali del sistema scolastico ma le risposte sono contraddittorie. Ma siccome ci sarà uno spazio di discussione pubblica, sarà il caso di farsi sentire.

Pochi giorni fa, durante la conferenza stampa di presentazione di «Millegiorni», il premier Renzi aveva dichiarato: «La riforma della scuola è pronta. I giornali dicono che non ci sono coperture, che lavoriamo ancora sui contenuti. Invece è tutto già scritto nero su bianco, e mercoledì lo presenteremo».