Giovedì 22 aprile alle ore 10:30 andrà in onda Su Radio Maria I PROMESSI SPOSI E IL SUGO DELLA STORIA.

Davvero Napoleone si convertì in punto di morte?

Quando scrive Il cinque maggio, Manzoni si basa soltanto sulla notizia pervenutagli della conversione di Napoleone, non ha evidentemente potuto leggere le trascrizioni (pubblicate più tardi) delle conversazioni tenute dall’imperatore con generali e medici, francesi e inglesi, credenti e miscredenti, che lo assistono durante i sei anni di esilio.

Nel 1840, meno di vent’anni dopo la morte, Robert-Antoine de Beauterne dà alle stampe la trascrizione dei discorsi sotto il titolo Sentiment de Napoléon sur le christianisme. Conversations religieuses. Il testo riscuote subito un grande successo, tanto che segue un’altra edizione nel 1841 e una successiva nel 1843. L’autenticità dei documenti è comprovata dalla modalità di recupero e controllo delle affermazioni oltre che dal fatto che tutti i testimoni erano ancora in vita quando uscì il testo e avrebbero, quindi, potuto smentire dichiarazioni false. Inoltre, molti dei testimoni sono atei e materialisti, non certo cristiani, e si mostrano in disaccordo con Napoleone.