Risultati immagini per santa teresa di lisieuxPer papa Pio X è «la più grande santa dei tempi moderni», Pio XI l’ha proclamata “patrona delle missioni” e Giovanni Paolo II “dottore della Chiesa”. Ma soprattutto si può ben dire che sia «la ragazza più amata del mondo», come recita il titolo di una biografia a lei dedicata. Santa Teresa di Gesù Bambino, “Santa Teresina” per tutti, vissuta alla fine dell’Ottocento, morta a soli 24 anni nel Carmelo di Lisieux, non smette di attirare a Dio, e quando l’urna con le sue reliquie gira per le città d’Italia e d’Europa, le chiese dove sosta si riempiono traboccanti di fedeli. Il racconto della sua vita, Storia di un’anima, scritto per obbedienza, ha tuttora un successo straordinario, tradotto in più di 50 lingue e venduto in milioni e milioni di copie. Ma qual è il segreto di questa santa di cui la Chiesa ricorda oggi – 1 ottobre – la sua memoria? Lo abbiamo chiesto a padre Antonio Sicari, carmelitano anche lui, “biografo dei santi”: i suoi libri di “Ritratti di santi” sono già quattordici e sono soltanto una parte della sua copiosa produzione biografica. Recentemente ha anche pubblicato per Ares “Così muoiono i santi, cento racconti di resurrezione”.

Padre Sicari, Santa Teresa di Lisieux a quasi 120 anni dalla morte, continua a godere di una popolarità impressionante, e lo si è visto anche recentemente per il Giubileo. Qual è la sua attualità? 
Proprio l’occasione del Giubileo della Misericordia ci offre una chiave di interpretazione. Insieme a santa Faustina Kowalska è la santa che più parla di misericordia. E può sembrare paradossale perché entrambe sono “innocenti”.  Santa Teresina può dire di se stessa: «Io dall’età di 3 anni non ho mai detto di no a Gesù». E sul letto di morte, alla sorella che le chiede: «Tu pensi spesso al buon Dio?», lei risponde «Credo di non aver mai passato tre minuti senza pensare a lui». Una ragazza che può dire questo, che idea può avere di misericordia?

Già, quale esperienza può avere di misericordia?
Il nostro errore è collegare direttamente la misericordia al peccato. È come nel rapporto padre-figlio: se il figlio cade, si fa male, il padre lo guarisce, ma questo è solo un “incidente” all’interno del rapporto misericordioso tra padre e figlio o tra madre e figlio. Santa Teresina ha questa caratteristica: scrive “Storia di un’anima” e dice: «Io voglio solo parlare della misericordia di Dio». E infatti lei spiega come «la misericordia mi ha abbracciata fin dall’infanzia», racconta di «essere stata immersa nella misericordia», e finisce la vita con l’atto di offerta all’Amore misericordioso. Si può ripercorrere tutta la vita spiegando come la Misericordia si è esercitata su di lei attraverso i genitori e altri incontri…