Una minuziosa cura per i particolari contraddistingue i rilievi con la vita di San Cerbone sull’omonima Arca in marmo bianco, allocata dietro l’altare maggiore della Cattedrale intitolata al patrono della città di Massa Marittima e della rispettiva diocesi. La narrazione inizia con la scena del Santo che, miracolosamente, ammansisce degli orsi e, di formella in formella, dipana tutta la leggendaria esistenza del Vescovo africano giunto in Maremma per sfuggire alle persecuzioni dei Vandali. L’opera, un tempo dipinta e impreziosita da fondali dorati, è un vero capolavoro di scultura gotica realizzato, nel 1324, dal senese Goro di Gregorio per accogliere le reliquie del Santo qui traslate da Populonia. Il racconto si replica sull’architrave monolitico del portale maggiore che si apre, all’esterno, tra una serie di archi ciechi.
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