Risultati immagini per S. Giustino da Chieti la chiesa del Sacro Monte dei MortiSan Giustino di Chieti fu, nel V secolo, l’evangelizzatore della città abruzzese e suo primo vescovo. Ne divenne, conseguentemente, patrono: a lui è dedicata, almeno fin dal IX secolo, la cattedrale cittadina, in precedenza intitolata all’apostolo Tommaso e alla Vergine Assunta.

Diverse traversie attraversò il sacro edificio prima di arrivare alla configurazione attuale: una primitiva versione fu, probabilmente, distrutta dall’incendio appiccato da Pipino nell’ 801 e quella immediatamente successiva, voluta dal vescovo Teodorico I nell’840,  crollò in una data non ben precisata. Nel XIV secolo fu ricostruita, ma solo nel corso del Seicento venne avviata la prima grande ristrutturazione, cui ne seguirono altre per sistemare i danni provocati da rovinosi terremoti. Al Trecento risalgono solo i primi tre livelli della torre campanaria, ornati da bifore ogivali.

Le molteplici trasformazioni non hanno intaccato l’originario impianto planimetrico basilicale. La chiesa si presenta a tre navate, con relative absidi, presbiterio sopraelevato e sottostante cripta. Nel corso dei restauri del secolo passato, smantellate le sovrastrutture barocche, all’ambiente ipogeo fu restituito il suo aspetto altomedievale, romanico, in laterizio. Le sei piccole navate, di due campate ciascuna, delimitate da archi a tutto sesto ed archi acuti sostenuti da pilastri in pietra, custodiscono l’arca marmorea nella quale riposa Giustino, la cui effigie, forse la più antica che si conosca, risalente ai primi anni del Quattrocento, è riemersa su una parete affrescata, accanto ad altre figure di santi e dirimpetto ad un Cristo deposto. Altri lacerti, rappresentanti una Crocefissione e un Compianto su Cristo morto, della fine del Quattrocento, sono stati, invece, staccati , riportati su tavola e attribuiti, infine, al Maestro di Montereale.