altÈ stata la sciupasogni degli spagnoli per anni. La vedevano in tv, nelle pubblicità di marchi prestigiosi, era lei la Kellog’s-girl, lei, Olalla Oliveros, fisico da urlo, sorriso-che-porta-via, top model, showgirl, attrice di cinema, teatro e popolarissime sit-com. Guardando le sue foto in internet, anche in lingerie, si resta stupefatti, sia per la bellezza della donna, sia per quel che è successo dopo, proprio quando era in procinto di firmare il contratto per un film. Un viaggio a Fatima ed ecco la decisione di mollare tutto per diventare suora di clausura. Solo nel 2010, col permesso dei superiori, ha raccontato tutto al foglio «El Tiempo». Ed ecco in sintesi: «Il Signore non commette errori. Mi ha chiesto di seguirlo e io non ho rifiutato». Suora di clausura, dunque, nella congregazione di San Michele Arcangelo di Vilariño, in Galizia.

Il suo «terremoto interiore» -così lo ha definito– le ha fatto comprendere che essere un modello (modella, nel suo caso) ha una pregnanza letterale che comporta un tremendo fardello. «Da grandi poteri derivano grandi responsabilità» è il motto di Spiderman. E Ratzinger ha spiegato che la fede rivela all’uomo se stesso: uno che ha scoperto la verità di Gesù Cristo scopre anche chi è e che cosa deve fare. Noverim Te, noverim me, conoscessi Te conoscerei anche me, diceva col suo solito stile icastico sant’Agostino. Chi scopre Dio, scopre subito che la sua vita è un compito, non un giocattolo. Quanto gli operatori dello spettacolo abbiano contribuito a diffondere l’irreligione e stili di vita libertini è sotto gli occhi di tutti, tutti i giorni, specialmente da quando lo spettacolo entra nelle nostre case tutti i giorni a tutte le ore e invade tutti gli aspetti dell’esistenza. Siamo nella civiltà dell’immagine, si dice.