altPochi giorni or sono l’Unicef, nel pubblicare il proprio rapporto annuale sulla condizione del’infanzia nel mondo, ha fornito un bilancio terribile dell’anno che sta per concludersi definendolo “devastante” per milioni di bambini. Oltre al permanere, sebbene con progressi in ogni settore e in molti paesi, di minacce alla loro esistenza riconducibili alla povertà (condizioni abitative insalubri, alimentazione insufficiente, carenze nutrizionali, sistemi sanitari inadeguati…) e a istituzioni discriminanti e lesive dell’integrità fisica e morale della persona (matrimoni infantili, mutilazioni genitali femminili, dote e prezzo della sposa….), il 2014 ha infatti visto moltiplicarsi violenze e pericoli per i minori nei territori di guerra: “bambini sono stati uccisi mentre si trovavano a scuola o durante il sonno, nei loro letti, mentre altri sono rimasti orfani, sono stati torturati, reclutati, violentati e persino venduti come schiavi. Mai nella storia recente – ha detto l’8 dicembre il direttore esecutivo dell’Unicef Anthony Lake illustrando i dati contenuti nel rapporto 2015 – così tanti bambini sono stati sottoposti a tali indicibili brutalità”.