altNon è stata solo una Pasqua di sangue, come a Lahore, in Pakistan, con il massacro dei cristiani. E’ stata anche una Pasqua di conversione. Asia News riporta la notizia straordinaria, miracolosa, di migliaia di conversioni nella Cina comunista. Nonostante l’ateismo sia ancora di Stato, i cinesi si battezzano in gran numero. Si calcola che nella notte di Pasqua coloro che hanno abbracciato la fede in Cristo siano 20mila.

Il numero di conversioni, stimato da Wang Zhicheng, si basa su numerosi episodi nella Cina continentale. Nella cattedrale di Pechino, dedicata all’Immacolata Concezione, nel corso della Veglia pasquale, sono state battezzate oltre 100 persone dall’arcivescovo Giuseppe Li Shan. In un’altra parrocchia, alla periferia di Shanghai, i battesimi sono stati 27, in una comunità che conta un centinaio di cristiani. Ora sono, dunque, un quarto in più. Lo stesso rito si è riproposto in tutte le chiese cattoliche dell’immenso paese asiatico. La stima dei 20mila battesimi è coerente con quella calcolata dallo Study Center of Faith nel 2012, come riferiva l’agenzia Fides: 22.104 battesimi nella sola notte di Pasqua. Considerando che altri battesimi vengono celebrati a Natale, a Pentecoste e all’Assunzione, in un anno la Cina ha 100mila cristiani in più, in media. E questo solo per quanto riguarda il cattolicesimo: i protestanti sono molti di più. Sono cifre importanti che fanno luce sul futuro del cristianesimo, in Asia e nel mondo. Confermano la tesi che la Cina continentale sia destinata a diventare, numericamente parlando, la prima nazione cristiana al mondo.