Il santuario di Re, in Val VigezzoRe è un piccolo paese della Valle Vigezzo (provincia del Verbano, in Piemonte) orientale che deve il suo nome all’espressione dialettale “ri”, ovvero torrente, oggi celebre per un episodio miracoloso avvenuto sul finire del XV secolo. A quell’epoca era uno dei tanti villaggi disseminati nella valle, con una piccola chiesetta, dedicata a San Maurizio, sulla cui facciata un affresco riproduceva una dolcissima Madonna del Latte.

Una sera di aprile del 1494 un uomo, soprannominato Zuccone dai suoi compaesani, stizzito per aver perso al gioco della piodella organizzato proprio di fronte alla chiesa,  tirò una pietra contro l’immagine della Vergine che cominciò a sanguinare dalla fronte. L’effusione del sangue profumato durò quasi un mese ed è attestata da documenti dell’epoca, sottoscritti dalle autorità cittadine. Subito dopo il miracolo, attorno alla santa immagine si costruirono un altare e una cappella inglobata nella chiesa già esistente, che all’inizio del Milleseicento, dato il numero sempre crescente di fedeli e pellegrini che qui accorrevano, venne strutturalmente modificata e ampliata. Nel nuovo Santuario l’effigie miracolosa viene lasciata al centro della chiesa e alle sue spalle, una decina di anni più tardi, vengono aggiunti i preziosi stalli del coro in legno intagliato. Sul fondo una pala ottocentesca di Lorenzo Peretti raffigura il martire romano Maurizio, titolare della primitiva chiesa e dell’attuale parrocchia.