Duomo di CosenzaIn seguito alla celebrazione dell’Anno Santo del 1575, Cosenza fu sconvolta da una pestilenziale epidemia dalla quale fu salvata per intervento prodigioso della Vergine Maria, implorata da un anonimo devoto inginocchiato in preghiera, in Duomo, di fronte all’icona della Madonna del Pilerio. A questo primo miracolo altri, nel corso dei secoli, ne seguirono fino a quando, per acclamazione dei Cosentini, la Madonna del Pilerio venne proclamata Patrona della città. Il numero sempre crescente dei pellegrini comportò l’erezione, all’interno della Cattedrale, di una cappella dove venne sistemata la preziosa e miracolosa tavola, datata alla fine del XII Secolo. Opera di ignoto autore, dai chiari influssi bizantini, l’immagine riproduce una dolcissima Madre che allatta il Bambino il cui doppio addome, simbolo della duplice natura terrena e divina è stretto da una fascia rossa. La veste marrone di Maria indica la sua umanità coinvolta in un rapporto privilegiato con Dio, simboleggiato dal manto azzurro. Il bianco del velo che si intravvede intorno al capo  è segno di purezza,  mentre le tre stelle sulla fronte e sulle spalle stanno a significare la Sua verginità.