altA 650 metri di altitudine sul Monte Taleo, addossato ad una parete rocciosa, si erge il Santuario del Sacro Speco di Subiaco, monumento eretto a partire dall’XI secolo ad imperitura memoria dei tre anni di eremitaggio vissuti da San Benedetto, fino alla Pasqua del ‘500, nella grotta divenuta da subito luogo di culto e meta di pellegrinaggio. Oggi il venerabile antro, cuore di tutto il complesso, è inglobato nel Monastero di San Benedetto costituito da due chiese sovrapposte, splendidamente affrescate.  Vi si accede dalla chiesa inferiore. 

Nell’ambiente di nuda roccia, il cui aspetto invita alla meditazione e alla preghiera, è stato collocato il trittico marmoreo, composto dalla statua del santo, da una croce e da un simbolico cestino, che un allievo del Bernini, Antonio Raggi, scolpì nel 1657. Il paliotto d’altare, illuminato da dodici lampade, è opera duecentesca dei Cosmati. Quando tra il 1244 e il 1276 l’abate Enrico ristrutturò il Sacro Speco, venne creato l’ampio spazio della chiesa inferiore, suddiviso in tre vani coperti da volte a crociera. Magister Conxolus, un artista di origine romana di cui si hanno scarse notizie, affrescò, firmando la sua opera, tutte le campate istoriate con i miracoli di San Benedetto. Nella terza campata è allestito un presepe permanente.