Il sugo della storia è disseminato in tutto il romanzo: il perdono, la grazia della fede, la gratitudine, la carità e la letizia, il significato dell’esperienza vissuta da Renzo e Lucia.
Questo è il tema dell’incontro.
Anche dopo il matrimonio la storia dei due sposi continua senza gli “imbrogli” accaduti nella prima parte del romanzo, ma abbastanza monotona tanto che il narratore decide di non raccontarcela. Sappiamo, però, che ad un anno dal matrimonio nasce una bimba, Maria, cui seguono altri figli. Renzo e Lucia si pongono di fronte a quanto accaduto in maniera diversa. Lui, un tempo ragazzaccio irruento e impulsivo, ora cambiato a suo modo di vedere, si vanta per quanto ha imparato. Fa il moralista. Pensa di essere diventato un bravo ragazzo perché non si mette più nei pasticci. Cesbron in E’ mezzanotte Dottor Scwheitzer metterà in guardia dal pericolo di un simile atteggiamento: “Tutto l’orgoglio dell’uomo consiste nel voler essere perfetti e non voler essere santi”. Lucia non concorda con una simile impostazione. Le sembra che l’esperienza da loro vissuta non sia definibile da una morale siffatta. Educati nel rapporto maturo con Agnese e Fra Cristoforo a forgiare i giudizi partendo dall’esperienza, Renzo e Lucia discutono tra loro e giungono ad una conclusione così semplice ma profonda che, sebbene partorita da due giovani popolani, viene posta da Manzoni come “sugo di tutta la storia”.