Mercoledì 22 novembre ore 21.

GRANDI POETI IN PURGATORIO.

DALLA BALZA DEGLI ACCIDIOSI AI LUSSURIOSI

A TREZZO BIBLIOTECA “A. MANZONI” VIA DANTE 12

RELATORE GIOVANNI FIGHERA

Le serate inizieranno
con un breve momento musicale
In biblioteca saranno disponibili al prestito
libri, DVD e audiolibri a tema
Sono previste visite guidate alla Quadreria Crivelli
dalle ore 20 nelle serate dell’8 e 29 novembre, e’ gradita la prenotazione

Nella quarta balza sono puniti gli accidiosi che corrono senza sosta gridando esempi di sollecitudine premiata oppure esempi di accidia punita. Nella balza successiva si trovano, invece, gli avari e i prodighi. Distesi bocconi a terra, con sospiri pronunciano le parole del salmo biblico CXIX: «Adhaesit pavimento anima mea» ovvero «Io sono prostrato nella polvere».

Ad un certo punto, la terra è scossa da un terremoto e sale una voce al Cielo che canta: «Gloria in excelsis Deo». Virgilio chiede ragioni del terremoto ad un’anima che li ha apostrofati con affabilità e gentilezza. Il Purgatorio, scopre Dante, è del tutto immune da agenti atmosferici e dai conseguenti terremoti che ne derivano (secondo la visione medioevale). Il sommovimento della Terra appena avvenuto è stato provocato dalla purificazione totale di un’anima che è pronta a salire in Paradiso.

L’anima, poi, si presenta riferendo notizie relative alla sua persona e alla sua vita sulla Terra. All’epoca della distruzione del tempio di Gerusalemme da parte di Tito, era poeta («il nome che più dura ed onora»), già molto famoso, ma non ancora convertito. Nativo di Tolosa, venne chiamato a Roma per le sue grandi capacità poetiche. Nella grande Urbs venne incoronato poeta. Ancora oggi è conosciuto con il nome di Stazio, autore del grande poema epico della Tebaide (la storia dei sette contro Tebe)e dell’incompiuta Achilleide (il poema dedicato all’antico eroe greco). La passione per la poesia gli derivò dall’amore provato per l’Eneide che fu per lui come una madre e una nutrice. L’anima purificata arriva ad affermare che sarebbe disposto a rimanere un anno in più in Purgatorio pur di conoscere Virgilio. Stazio ha fornito tutti i tasselli per ricomporre il puzzle della sua figura storica. La sua presentazione graduale che permette il riconoscimento (agnitio o agnizione) richiama molto da vicino la descrizione che Virgilio diede di sé nel primo canto dell’Inferno quando incontrò Dante.