altNell’Inferno Dante utilizza sia il registro tragico che quello comico. Le tragedie dantesche sono rappresentate dalle storie dei grandi personaggi, Francesca da Polenta, Pier della Vigna, Ulisse, il conte Ugolino della Gherardesca. Tutti ricorderanno i versi tombali che concludono i loro lunghi monologhi: «Quel giorno più non vi leggemmo avante» (Francesca), «Poscia, più che il dolor, poté il digiuno» (conte Ugolino), «Infinche ‘l mar fu sovra noi richiuso» (Ulisse), «ciascuno al prun de l’ombra sua molesta» (Pier della Vigna). Il registro alto e tragico ben si adatta a quei personaggi dannati che il poeta stima, in qualche modo, perché eroici per la loro virtù.