Il 28 aprile 2012 ricorrono i quarant’anni dalla morte di santa Gianna Beretta Molla, colei che è stata definita la santa del matrimonio e della quotidianità. Perché ha ancora senso proporre questa figura ai giovani e agli adulti di oggi? Le
lettere di Gianna ci aiutano a capirne meglio le ragioni. Fitto e intenso è l’epistolario che Gianna scrive sia durante il fidanzamento durato tre anni (dal 1952 al 1955) che nei pochi anni di matrimonio (dal 1955 al 1962). «Le Lettere al marito di santa Gianna sono […] come una luce concessa in tempi difficili per riaffermare che il matrimonio è dono di grazia, è via di un uomo e una donna che con il loro amore danno espressione e visibilità all’amore bello e straordinario di Dio» (Elio Guerriero).