Nella terza cantica Dante si cimenta nel tentativo di creare una nuova lingua che permetta di esprimere l’inesprimibile: il motivo conduttore è il sorriso di Dio, sempre presente in ogni verso, trasmesso anche attraverso la letizia dei santi e il loro ardore caritatevole.

Il Paradiso presenta grandi personaggi, affascinanti e per nulla inferiori a quelli tragici dell’Inferno, figure che hanno segnato la storia dell’Occidente e della cristianità: a titolo di esempio, san Francesco, san Domenico, san Benedetto, san Bernardo, san Tommaso, san Bonaventura da Bagnoregio, san Pietro, san Giacomo, san Giovanni. Anche nel Paradiso non manca certo l’avventura. Dante incontra difficoltà, conosce storie belle e drammatiche, deve addirittura superare tre esami per procedere nel viaggio fino a giungere alla visione di Dio.

Donato Pirovano presenta la visione di Dio nel Paradiso di Dante.

Filologo, critico letterario e accademico, Donato Pirovano ha studiato la poesia delle origini: il Dolce Stil Novo, di cui ha pubblicato un’antologia integrale (Roma, Salerno Editrice, 2012) e una monografia (Roma, Salerno Editrice, 2014); e l’antologia dei Poeti della corte di Federico II (Roma, Salerno Editrice, 2020). Ha curato la nuova edizione criticamente rivista e commentata della Vita nuova nell’ambito della Nuova Edizione Commentata delle Opere di Dante (NECOD). Con l’astrofisico Attilio Ferrari ha scritto il libro Dante e le stelle. Ha ideato e organizzato presso la Biblioteca Reale di Torino la mostra Più splendon le carte: manoscritti, libri, documenti, biblioteche. Dante “dal tempo all’etterno”. In vista della prima alla Scala di Milano della Francesca da Rimini di d’Annunzio-Ricordi-Zandonai in programma il 15 aprile 2018, ha commentato la tragedia di Gabriele d’Annunzio (Roma, Salerno Editrice, 2018). Con Francesco Buranelli ha organizzato la mostra La Fortuna di Dante: manoscritti, libri, opere d’arte presso la Camera dei Deputati, Sala della Lupa (Palazzo di Montecitorio).