Alla consegna dei temi, quando ho ripreso la traccia con i ragazzi, ho riflettuto sul fatto che il primo criterio di conoscenza che utilizziamo nella quotidianità, nel rapporto con le persone, nella conoscenza più in generale non è quello scientifico, ma quello basato sulla fiducia che noi attribuiamo ad un testimone credibile. Quando uno studente prende appunti e li studia, applica il principio di conoscenza per fede, cioè dà credito all’insegnante che parla. Allo stesso modo, quando parliamo con una persona, attribuiamo un attestato di credibilità o meno al nostro interlocutore. Dicevo ai ragazzi che la fede nel campo religioso nasce dall’incontro con testimoni credibili, come gli apostoli che hanno incontrato Gesù e a loro volta molti hanno incontrato gli apostoli, che hanno testimoniato quanto visto e vissuto, pronti addirittura alla morte.
Ho raccontato ai ragazzi la storia di Chiara Corbella, che testimonia come la resurrezione di Cristo opera già ora nel mondo e in tutti noi, qualora crediamo in Lui e ci lasciamo abbracciare dal suo amore.
Chiara Corbella ha intrapreso un cammino di fede insieme con il suo fidanzato Enrico che ha conosciuto a Medjugorie. Con semplicità, umiltà e amore, Chiara abbraccia la strada del matrimonio. Durante la prima gravidanza viene diagnosticata un’anencefalia alla figlia Maria. I due giovani sposi decidono di dare alla luce lo stesso la figlia, che nasce, viene battezzata e muore tra le braccia amorevoli dei genitori. Chiara dice: «Non è importante la durata. Non capisco, ma se deve essere così» affidandosi totalmente a Dio. Enrico scrive in ricordo di Maria: «La vita è meravigliosa. Per questo anche noi ti abbiamo cercato. È meraviglioso che tu adesso possa capire. Non importa quanto tempo passeremo insieme. A noi importa quello che sarai. Qui ogni cosa non serve veramente […]. Possiamo fare a meno di tutto. Il necessario è conoscere il Padre, è prepararsi a questo incontro e tu sei nata pronta. Ed io non so dirti quanto siamo orgogliosi di te. Fin a dove potevamo ti abbiamo accompagnato. Ora conoscerai il padre. Maria, grazia e letizia della nostra vita» (testo letto da Chiara Corbella nel corso della serata di Scienza e Vita – Nel mondo ma non del mondo – 19 Ottobre 2009, Roma).