LE RAGIONI DELLA SPERANZA IN TEMPO DI CRISI
La crisi culturale ed educativa contemporanea è proprio grave. Non se ne parla, tanto si è presi dall’altra grave crisi, quella economica, e tanto si è forse del tutto anestetizzati dalla cultura che è promossa dai massmedia e dalla scuola. Oggi, persa la fiducia nell’aldilà, l’uomo ha perso anche la fiducia nell’al di qua. Tutte le generazioni del passato, secondo Camus, si credevano nate per rifare il mondo. La nostra sa che non lo rifarà. Il suo compito è ben più grande, consiste nell’impedire che venga distrutto. Un giovane nell’epoca odierna si trova circondato dal cinismo e dal nichilismo contemporaneo che ha preso il nome di relativismo.
Spenti tutti i lanternoni del passato, l’epoca contemporanea assiste all’accensione di un nuovo lanternone culturale che nega l’esistenza di qualsiasi verità assoluta, privilegia una finta tolleranza in nome di un presunto multiculturalismo, si rivolge all’esperto in ogni campo, una volta che tutte le figure di riferimento del passato sono cadute. Persa di vista l’unità del sapere e il senso complessivo della cultura, si assiste ad una parcellizzazione delle discipline che non sono più riconducibili ad un unicum, che non riescono a dialogare tra loro.