Riportiamo qui l’inizio del primo capitolo del libro Che cos’è mai l’uomo, perchè di lui ti ricordi? L’io , la crisi, la speranza. Nel mese di novembre il testo verrà letto integralmente durante la trasmissione quotidiana ORIZZONTI CRISTIANI su RADIO VATICANA.
La perdita delle certezze
L’epoca contemporanea ha un triste privilegio. In tutte le epoche gli intellettuali hanno dissertato sull’esistenza di Dio. Molti hanno cercato anche di confutarne l’esistenza. Sono sempre esistiti gli atei. Nelle epoche passate, però, la negazione dell’esistenza di Dio raramente si è accompagnata ad una presuntuosa tracotaggine e ad una gaia spensieratezza totalmente dimentica del limite umano e della morte. L’uomo di oggi troppo spesso si vanta di poter fare a meno di Dio, di poter assaporare i piaceri e le gioie con più libertà, una volta che è stato reciso il legame con il destino e con il Mistero. Finalmente, una volta che tutte le certezze del passato sono state obnubilate e che la tradizione ha rivelato la sua inconsistenza, l’uomo sarebbe libero e potrebbe, così, finalmente ripartire ex nihilo e, mostrando di non avere debiti con il passato e con la superstizione metafisica, creare un mondo nuovo. Spenti tutti i lanternoni del passato, l’epoca contemporanea assiste all’accensione di un nuovo lanternone culturale che nega l’esistenza di qualsiasi verità assoluta, privilegia una finta tolleranza in nome di un presunto multiculturalismo, si rivolge all’esperto in ogni campo, una volta che tutte le figure di riferimento del passato sono cadute. Persa di vista l’unità del sapere e il senso complessivo della cultura, si assiste ad una parcellizzazione delle discipline che non sono più riconducibili ad un unicum, che non riescono a dialogare tra loro.