Joseph è nigeriano quasi sempre vissuto i Senegal, arrivato in Italia solo, tecnicamente un minore non accompagnato, un quattordicenne che sopravvive di piccoli furti. È arrivato in Italia nel 2011, passando dalla ex Iugoslavia, via preferenziale in quel periodo. Un veterinario di buon cuore, un gruppo di carabinieri e un’assistente sociale pieni di buona volontà si chinano con tenerezza su di lui giovane virgulto di piccola criminalità che si può ancora fermare. In realtà Joseph è l’ unico sopravvissuto al massacro di Dogo Nahava, ha visto la sua famiglia sterminata, vive col cuore straziato dalla nostalgia e dal senso di colpa di essere sopravvissuto, vive rinchiuso i una solitudine granitica formata dai suoi ricordi e dai suoi incubi. La presenza di coetanei, il calcio, sembrano fare il miracolo di riportare Joseph verso la normalità. Attraverso i film di Clint Eastwood il veterinario ricostruisce linee etiche infrante, e Joseph diventa un guerriero per la giustizia. La sua vita per lui è un peso di ricordi strazianti. Ma il suo destino è un altro: restare vivo, un giovane guerriero che combatterà per la giustizia. È un libro sulla memoria e sul dolore, attraversato anche da un dolcissimo mistero.
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