altOggi, la scuola del materialismo seminata in tre secoli da Illuminismo, Positivismo e correnti affini è introdotta in maniera subdola e sottile proprio laddove il valore dell’educazione dovrebbe essere più affermato, ovvero nelle istituzioni scolastiche, già fin dagli ordini più bassi. Basti pensare ai manuali scolastici che presentano l’uomo come una scimmia un po’ più evoluta. Invece, l’immagine della scimmia che a poco a poco «avanza verso la stazione eretta», «seppur ancora diffusa tra i manuali, ormai non è più considerata una rappresentazione adeguata della storia evolutiva degli uomini dalla maggior parte dei paleontologi e dei biologi evolutivi. Come ha scritto uno dei più autorevoli fra loro, Stephen Jay Gould, «noi non siamo evoluti da alcun primate che somigliasse alle forme adulte di scimpanzé o gorilla. Le grandi scimmie, nella loro ontogenesi, sviluppano molti caratteri ristretti unicamente a esse e che hanno poco a che vedere con fasi scimmiesche della ascendenza umana» […]. L’immagine oggi maggiormente accettata è quella di una comune discendenza di uomini e scimmie da un antico antenato comune, i cui caratteri sarebbero più vicini a quelli dell’uomo che a quelli delle scimmie antropomorfe […]. All’immagine di una evoluzione graduale e costante si è sostituita quella del cespuglio, una serie di linee evolutive differenti, alcune delle quali sono giunte fino a noi, altre sono scomparse».

Eppure nella maggior parte delle scuole il bambino apprende fin dalla primaria che l’uomo deriva dalle scimmie. Viene presentata come dato di realtà un’ipotesi che la maggior parte degli studiosi oggi non ritiene veritiera. In maniera subdola e surrettizia viene insinuata nei ragazzi l’idea che l’uomo non abbia alcuna differenza rispetto alle scimmie se non per il fatto di essere più avanti nella linea evolutiva. La conseguenza naturale di queste affermazioni o, forse meglio, l’assunto pregiudiziale da cui partono queste considerazioni è che l’uomo sia soltanto materia, corporeità priva di anima, derivata in maniera deterministica dalle componenti organiche. Come hanno avuto modo di sottolineare importanti scienziati non vi è alcuna contrapposizione tra evoluzione e fede, anzi la teoria dell’evoluzione è compatibile con la fede cattolica.