Due sono le ricorrenze importanti quest’anno per l’Opus Dei: i cent’anni dalla nascita di monsignor Àlvaro del Portillo e la sua beatificazione il prossimo 27 settembre. Un’ampia e ben documentata biografia, appena edita dalle Edizioni Ares, ripercorre la vita del primo successore di san Josemarìa alla guida dell’Opus Dei. Si intitola Àlvaro del Portillo, l’autore è Javier Medina Bayo che ha vissuto accanto a monsignor Àlvaro dal 1970 alla morte.
Incorporatosi all’Opus Dei nel 1936, Àlvaro riceve l’ordinazione sacerdotale nel 1944. Figura fuori dal comune, si è laureato in Ingegneria civile, in Lettere e Filosofia (specialista in Storia) e in Diritto canonico. È segretario generale dell’Opus Dei fino al 1975, quando diventa presidente generale, alla morte del fondatore. Come successore di Josemarìa provvede al completamento dell’itinerario giuridico dell’Opus Dei ovvero la sua «configurazione come prelatura personale di àmbito universale» secondo le disposizioni del fondatore. Sempre sotto la sua guida Josemarìa viene beatificato, vengono ordinati ottocento sacerdoti dell’Opera e aperti ospedali e università in molti Paesi. Monsignor Àlvaro diviene prima consultore della sacra Congregazione per le Cause dei Santi (1982), poi consultore della Pontificia commissione per le Comunicazioni sociali (1984) e, infine, è consacrato vescovo (nel 1991, per le mani di Giovanni Paolo II).
Instancabile, profonde il suo entusiasmo in numerosissimi viaggi apostolici. L’ultimo è quello realizzato in Terrasanta, tornato dalla quale le sue condizioni di salute si aggravano. Muore a Roma il 23 marzo del 1994 e lo stesso giorno Papa Wojtyla, raggiunto dalla notizia, lascia il Vaticano e si reca a pregare presso la sua salma. Viene sepolto, come da lui richiesto, nella cripta della Chiesa prelatizia nel medesimo luogo dove era stato sepolto il fondatore dalla morte fino alla beatificazione. La fama di santità, già diffusa quando era in vita, è stata testimoniata nei cinque anni successivi alla sua morte da oltre quattrocento testimonianze.