Capaneo è uno dei sette contro Tebe (Tebaide di Stazio) raffigurato sulle mura della città mentre bestemmia il Cielo e cade fulminato da Giove. Rappresenta colui che non riconosce la dipendenza dal Mistero, da Dio. Non è ateo, anzi riconosce la divinità (Giove, da leggersi qui come il Dio cristiano), ma si vi scaglia deliberatamente contro, in modo titanico, ma, nel contempo, sterile ed inutile. Proprio la superbia che non è in alcun modo attutita o attenuata all’Inferno rappresenta la maggior pena di Capaneo.
Quale posizione umana è più grande, più dignitosa, più corrispondente al nostro animo? Riconoscere la dipendenza da Dio o scagliarvisi contro?