NON FATEVI PRENDERE DALL’ANGOSCIA, MA CERCATE LA GIUSTA CONCENTRAZIONE E COLTIVATE CULTURA E COMPETENZE
«Cari ragazze e ragazzi, è tutto fatto. La Ministra ha scelto. Le tracce sono molto belle, interessanti e coerenti con il percorso scolastico che avete svolto nell’ultimo anno» ha detto l’Ispettore Branca dopo che il Ministro dell’istruzione Valeria Fedeli ha scelto le tracce per la prima prova dell’Esame di Stato 2017. Era il 4 maggio. È passato ormai un mese e mezzo e la prima prova è alle porte.
Nel giorno prima degli esami gli studenti cercano di trovare notizie sulle possibili tracce che verranno proposte per la prima prova. Mi sembra opportuno offrire qualche suggerimento agli studenti per i giorni che precedono gli esami (sia le prove scritte che gli orali). Studiate, ripassate ancora, ma non fino a tarda sera. Non è certo quanto immagazzinate e leggete la sera prima che vi permette di affrontare una buona prova. Sarà, invece, importante cercare la giusta concentrazione e, nel contempo, serenità dell’animo per sostenere con tutte le energie del corpo e della mente le prove che verranno nei giorni successivi. Serenità e concentrazione sono una conquista che si possono ottenere anche con lo sforzo di lasciare decantare quanto studiato nei mesi prima. In queste settimane sarà importante anche rispettare gli orari dello studio e del sonno in modo tale da dormire adeguatamente e bene. La giusta tensione per le prove non deve tramutarsi mai in angoscia. Quando sopravviene l’angoscia? Quando non stiamo sul presente, sull’istante, sulla vita, sulla responsabilità incombente, ma iniziamo a pensare all’ignoto, a quanto potrà accadere e che non è nelle nostre mani. Ricordatevi sempre che la realtà non porta all’angoscia, semmai alla tensione e alla concentrazione per quanto sta per accedere. È, invece, la prospettiva di ipotetici scenari futuri lontani dalla realtà presente che innesca in noi l’angoscia della prova. Bene, dovete programmare il vostro lavoro, stilare una tabella di marcia e di studio, rimanere su queste responsabilità concrete ricordandovi che la casa si costruisce sempre mattone su mattone, che la montagna si scala passo dopo passo, non volando. Solo rimanendo istante per istante sui propri passi non si scivola nel dirupo e, un po’ alla volta, ci si trova in cima. Non anticipate, quindi, i tempi, rimanete sulla responsabilità che il presente vi chiede di momento in momento. È l’unico modo per vivere le responsabilità bene, in profondità e, aggiungerei, con maggior garanzia di ottenere risultati. Inoltre, nella vostra tabella di marcia e di lavoro coltivate non solo lo studio, ma anche le competenze che sono fondamentali per le prove richieste. Che cosa intendo dire?