L’uomo, a detta di Leopardi, si contraddistingue per questo desiderio di felicità non finita, non limitata, non colmabile da piaceri finiti quali quelli che si incontrano nella vita reale. E ancora, la grandezza dell’uomo autentico consiste nel non recedere da questo desiderio. Per usare le parole della celebre opera teatrale di A. Camus Caligola, l’uomo autentico e grande è colui che non desiste dalla propria natura e continua a desiderare quello che sembrerebbe impossibile, ma che anche solo una volta è stato sperimentato e, di conseguenza, è diventato possibile, ovvero “la luna”, così come afferma l’omonimo protagonista dell’opera teatrale.
Nel dialogo con l’Imperatore Caligola Elicone cerca di informarlo sulla congiura che è stata tramata contro di lui; l’Imperatore non se ne cura e continua imperterrito a manifestare il desiderio del suo cuore.
Siamo nell’Atto III, scena III e IV.
“Caligola – Elicone!
Elicone – Che c’è?
Caligola – (Con voce seria e stanca) Voglio la luna.
Elicone – La luna? Per farne che?
Caligola – È una cosa che non ho.
Elicone – Bene. Cercherò di procurarmela.
Caligola (infantile) Come vedi, non chiedo mica l’impossibile.