EREMO DI MONTECASTELLO.
Domenica 2 luglio ore 10:00. LA FEDE nella Commedia dantesca e nella vita di tutti noi.
Tra le tracce assegnate ai miei alunni del triennio quella che aveva riscosso maggiori consensi era relativa alla fede come metodo di conoscenza:
La fede è un criterio di conoscenza, uno dei più utilizzati, se non il più frequente nella vita quotidiana. Del resto la stessa cultura si basa su questo principio di fede, fiducia, credito attribuito a testimoni credibili. Argomenta in maniera opportuna tali affermazioni adducendo esemplificazioni per corroborarle o per confutarle. Soffermati, poi, sulla fede nel campo religioso: è della stessa natura della fede negli altri campi? Infine, rifletti sul tuo cammino personale di fede facendo riferimento alla tua esperienza e al tuo vissuto.
Alla consegna dei temi, quando ho ripreso la traccia con i ragazzi, ho riflettuto sul fatto che il primo criterio di conoscenza che utilizziamo nella quotidianità, nel rapporto con le persone, nella conoscenza più in generale non è quello scientifico, ma quello basato sulla fiducia che noi attribuiamo ad un testimone credibile. Quando uno studente prende appunti e li studia, applica il principio di conoscenza per fede, cioè dà credito all’insegnante che parla. Allo stesso modo, quando parliamo con una persona, attribuiamo un attestato di credibilità o meno al nostro interlocutore. Dicevo ai ragazzi che la fede nel campo religioso nasce dall’incontro con testimoni credibili, come gli apostoli che hanno incontrato Gesù e a loro volta molti hanno incontrato gli apostoli, che hanno testimoniato quanto visto e vissuto, pronti addirittura alla morte.