SU RADIO MARIA giovedì 26-1-2023. ORE 10.30.La conversione dell’Innominato nella trasmissione “I promessi sposi e il sugo della storia”
La posizione centrale nel romanzo
Trentotto sono i capitoli dei Promessi sposi. A metà esatta del romanzo, verso la fine del capitolo XIX, compare in scena la colonna portante di tutta l’opera: l’Innominato. A lui si è fatto riferimento in poche righe già nel capitolo XVIII quando il narratore spiega che a don Rodrigo è venuto in mente di chieder aiuto ad un tale «le cui mani arrivavano spesso dove non arrivava la vista degli altri»: «un uomo o un diavolo» al quale la difficoltà delle imprese diviene sprone per compierle.
Chi è l’Innominato?
“L’Innominato è certamente Bernardino Visconti. […] Ho trasportato il suo castello nella Valsassina. La Duchessa Visconti si lamenta che le ho messo in casa un gran birbante, ma poi un gran santo”. Così scrisse Manzoni a Cesare Cantù probabilmente nel 1832, quando questi stava lavorando al saggio Sulla storia lombarda del secolo XVII; ragionamenti per commento ai Promessi sposi. La duchessa Visconti è Maria di
Chi è Bernardino Visconti?
Nato nel 1579 in provincia di Bergamo, a soli diciassette anni Bernardino Visconti avviò la sua attività criminale insieme con un gruppo di facinorosi, tutti subordinati ai suoi ordini. Già nel 1603 il governatore di Milano Fuentes emise una grida contro di lui e la masnada che si accompagnava con lui. Fuggito nel cantone dei Grigioni, ritornò più tardi in Italia stabilendosi nel castello di Chiuso. Nel 1615 si convertì durante la visita pastorale di Federigo Borromeo nel lecchese. Ripamonti riferisce di aver conosciuto Bernardino Visconti ormai vecchio, privo ormai della «fierezza primitiva», che portava però «quei segni che la natura conserva in noi a testimonianza dei nostri vizi». Il suo aspetto era ormai mansueto e la sua natura era vinta e domata. L’altra fonte riportata da Manzoni, il Rivola, racconta invece che fu il cardinale a recarsi in visita dal Visconti. Bernardino Visconti morì nel 1647 lasciando tutta la sua eredità all’oratorio di Santa Maria delle Grazie a Bagnolo Cremasco.
La conversione del Manzoni e quella dell’Innominato
Un amico molto stretto di Alessandro Manzoni come Ermes Visconti, che condivise con lui il percorso di conversione, appuntò a margine delle pagine autografe del Fermo e Lucia che lo scrittore, raccontando la conversione dell’Innominato, aveva voluto svelare anche il segreto della sua.